Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 1996 |
Ettari vitati | 107 |
Produzione annuale | 600.000 bt |
Indirizzo | Strada Provinciale 9 di Pievasciata, 21 - 53019, Castelnuovo Berardenga (SI) |
Enologo | Alessandro Cellai, Erasmo Mazzone |
A pochi chilometri della città di Siena, proseguendo verso est in direzione di Arezzo, ci si imbatte nel piccolo borgo di Castelnuovo Berardenga. Un paesino dell’entroterra toscana, ricco di fascino, cultura e storia, incastonato tra le ultime dolci colline del Chianti Classico e il fiume Arbia, ricoperto da antiche dimore signorili, nobili castelli e incorniciato da straordinarie vigne e ulivi secolari. Proprio qui, nel versante più orientale, Bruno Bolfo, follemente innamorato dall’antica storia della Toscana, decise nel 1980 di dar vita al progetto Vallepicciola, partendo da pochi ettari e un vecchio convento.
Oggi la cantina Vallepicciola ha fatto passi da gigante e conta una superficie di ben 265 ettari, di cui 107 a vigneto, 4000 ulivi e il resto a bosco e prati. Il Sangiovese è il re della zona, affiancato dai classici internazionali come Cabernet, Pinot Nero, Petit Verdot e Chardonnay, che si sono adattati perfettamente a queste nobili terre. La cantina è stata ideata dall’architetto Margherita Gozzi ed è un bellissimo modello di ecosostenibilità. Infatti è interrata in una conca naturale ed è stata progettata con grande rispetto ambientale. I 6000 mq della struttura si sviluppano su tre piani, di cui due interrati e dedicati esclusivamente alle fasi di vinificazione, affinamento e stoccaggio. L’unica porzione fuori terra è destinata a ricevimenti e funzioni più commerciali. Quello che però affascina e ci invoglia a conoscere questa realtà è la qualità dei vini prodotti, sempre sorprendente e straordinaria.
Con un mosaico territoriale così vasto, che alterna suoli di argille, marne, tufo, sabbie e arenarie, è chiaro che ci sia una variabilità incredibile, in grado di regalare vini con sfumature tutte diverse fra loro. L’esposizione differente, la morfologia del territorio e il prestigioso terroir chiantigiano costituiscono gli ingredienti principali per dare alla luce etichette dal carattere unico e speciale. La conduzione enologica si avvale delle più moderne tecnologie ed è affidata all’Enologo e Direttore Generale Alessandro Cellai. Gli affinamenti avvengono principalmente in legno nei locali più profondi della tenuta.
I vini Vallepicciola respirano e sanno di Toscana. Sono concepiti da quell’intrinseco rapporto uomo-natura e, ancora di più, da quel puzzle nato dalla fusione degli elementi del territorio: castelli, borghi e vigneti. La collezione vanta tre linee per il Chianti: Classico, Gran Selezione e Riserva. In più si affiancano rossi a base di uvaggi bordolesi come il Pievasciata e il Quercegrosse e bianchi dal respiro internazionale. Molto interessante anche il logo della tenuta che riporta il viso scombinato del Re Berardo. La leggenda narra che il re, dopo anni di conquiste, arrivò in sella al suo cavallo in Toscana alla ricerca di una nuova terra da espugnare. Stanco e combattuto, trovò riparo in una cantina della VallePicciola. Gli abitanti gli offrirono un calice del loro miglior vino e al primo sorso la sua barba si drizzò, al secondo assaggio un occhio diventò pio e al terzo si piegò. Il re rimase così affascinato da quel vino che decise di fondare in quelle terre la sua dimora reale. Insomma tra leggenda, modernità e tradizione nascono le prestigiose etichette di Vallepicciola.