Il Sangiovese di Romagna Superiore “Limbecca” è un vino rosso molto territoriale, vinificato e affinato solo in acciaio. Sentori di ciliegie, frutti di bosco, fiori rossi e spezie delicati animano un sorso di buona struttura, asciutto e fruttato, dai tannini vivaci e dal carattere rustico e appagante
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Il Limbecca di Paolo Francesconi è un Sangiovese di Romagna Superiore che incarna l’animo più autentico e terragno della tipologia. Per via del suo ottimo equilibrio, della beva scorrevole e dell’espressività rustica e piacevole, viene spesso citato dalla critica e dalla guide di settore come uno dei più interessanti e imperdibili esempi di Sangiovese di Romagna, nonché una delle etichette più rappresentative del vignaiolo Paolo Francesconi, pioniere dell’agricoltura biologica nel territorio romagnolo a partire dai primi anni Novanta.
Il Sangiovese di Romagna “Limbecca” prende il nome dal toponimo riportato dagli atti catastali del 1780, corrispondente al circoscritto territorio appenninico su cui ora sorgono i vigneti di Paolo Francesconi, situato a circa 5 km dalla cittadina di Faenza, in provincia di Ravenna. Le vigne sono coltivate a regime biologico dal 1992, nel rispetto di pratiche biodinamiche comprendenti sovescio, corno letame e preparati naturali. In cantina le uve vengono pigiate e diraspate e il mostro fermenta spontaneamente con lieviti indigeni sulle bucce in vasche d’acciaio per circa 8 giorni. Il processo produttivo comprende poi 6 mesi di affinamento in acciaio e almeno 12 mesi di riposo in bottiglia. L’adesione ad una filosofia produttiva basata sul rispetto del territorio e dell’annata, oltre che sull’autenticità e integrità del vitigno, si traduce in un inconfondibile e piacevole impronta rustica che rende il sorso dinamico e appagante.
Il Sangiovese “Limbecca” di Paolo Francesconi si presenta in una veste di color rosso rubino con tinte purpuree. Al naso emergono graziosi e inebrianti profumi di fiori rossi, amarene fresche, ciliegie e frutti di bosco, su un sottofondo delicatamente selvatico e terroso, indice di autenticità territoriale. Al palato si dimostra coerente, fresco, succoso, fruttato e asciutto, con tannini vivaci e appena scalpitanti. Si tratta di un rosso saporito e appagante, ad alta vocazione gastronomica, compagno perfetto della tavola, soprattutto se abbondantemente imbandita con salumi, affettati e altre specialità regionali.
Rosso rubino tendente al porpora
Molto fruttato e floreale, con sentori di ciliegie, frutti di bosco, fiori rossi e spezie selvatiche
Succoso, fresco, asciutto, profondo e di buona struttura, con vivaci tannini in chiusura