Regione | Veneto (Italia) |
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Ettari vitati | 70 |
Produzione annuale | 700.000 bt |
Indirizzo | Via San Carlo, 46 - 37032 Monteforte d'Alpone (VR) |
La cantina Anselmi nasce dalle ceneri del Secondo conflitto Mondiale, quando nonno Roberto fu costretto a vendere tutti i terreni per sopperire al sostentamento della famiglia. Suo figlio, volendo rimanere nel settore vitivinicolo, aprì una cantina che si occupava di imbottigliare il vino prodotto da altri, riuscendo a realizzare buoni profitti. La svolta sostanziale fu impressa da Roberto, omonimo del nonno, che vendette la cantina e acquistò i primi appezzamenti di terra particolarmente vocati, con il preciso obiettivo di dar voce ai vitigni autoctoni con l’ausilio dell’innovazione che fosse, però, finalizzata alla qualità, con misura e sobrietà di espressione. Attualmente con suoi eredi, Tommaso e Lisa, continua questa tradizione presso la cantina sita in zona San Carlo di Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona.
I vini della cantina Anselmi crescono in un clima temperato, in prossimità del Monte Foscarini, toponimo che indica il gran cru del Soave, a 300 metri sul livello del mare. Le vigne sono esposte a Mezzogiorno e il suolo, calcareo di origine vulcanica, caratterizza la forte mineralità di queste etichette. È stata in primis l’uva Garganega, inserita proprio dalla cantina, a giovare di tale peculiarità. Questa, accanto a Soave, Chardonnay e Trebbiano, costituisce i vitigni principali utilizzati dalla famiglia Anselmi. Le uve vengono accuratamente selezionate e vendemmiate a mano in due momenti differenti, per ricercare le caratteristiche necessarie alla buona riuscita di ogni etichetta. La vinificazione avviene prettamente in acciaio, pertanto le note varietali rimangono intatte una volta in bottiglia.
Cantina Anselmi trova la sua sede presso un comune dalla spiccata tradizione enoica, tanto che Monteforte d’Alpone fa parte dell’associazione Città del Vino da sempre. La viticultura risulta essere l’attività economica principale di questo territorio con la più alta densità vitivinicola in tutto lo stivale italico. In un clima di fortissima tradizione, che spesso può significare competizione, questa cantina si differenzia per il fortissimo sviluppo tecnologico adottato in fase di lavorazione, utilizzato per valorizzare la profonda tradizione a cui si intende dar risalto. Proprio per evitare che il tanto lavoro venisse corrotto da fattori esterni, gli Anselmi hanno deciso di adottare il tappo a vite per le proprie bottiglie, così da evitare il fantasma del tricloroanisolo responsabile del sentore “di tappo”. Un grande amore che uniche un 4 generazioni di vignaioli.