Clos Marfisi

Nel suggestivo contesto mediterraneo della Corsica, tra mare e macchia, opera la cantina Clos Marfisi, storica realtà artigianale della zona di Patrimonio, uno dei territori più vocati alla viticoltura di tutta l’isola. Al timone della tenuta, fondata nel lontano 1870, si trovano dal 2015 Mathieu e Julie Marfisi, fratello e sorella che rappresentano la quinta generazione enoica della famiglia, i quali sotto l’esperta supervisione del padre Toussaint, dedito alla viticoltura fin dagli anni ’50 del secolo scorso, gestiscono con passione e competenza il Domaine famigliare. Julie ha appreso i segreti del mestiere proprio affiancando il padre mentre Mathieu ha deciso di raggiungerla più tardi dopo aver lasciato il suo lavoro da ingegnere finanziario a Parigi, spinto dall’orgoglio e dall’amore verso la propria terra.

La tenuta Clos Marfisi comprende 15 ettari di vigneti, in parte molto vecchi, radicati su suoli ciottolosi, scistosi e argillosi ricchi di roccia calcarea e ripartiti su tre differenti sottozone del territorio di Patrimonio: Ravagnola, Gritole e Grotta di Sole. Qui, la cantina alleva esclusivamente tre delle più emblematiche varietà tradizionali corse, come il Niellucciu, biotipo di Sangiovese diffuso nell’isola fin da tempi antichi, il Vermentinu e il Muscat a Petite Grains. Le piante crescono su terreni esposti a sud e a ovest e sono allevate senza l’impiego di prodotti chimici di sintesi, nel rispetto dei principi più stringenti dell’agricoltura biologica. La vendemmia viene svolta rigorosamente a mano e in cantina le fermentazioni sono affidate esclusivamente ai lieviti indigeni. Come contenitori vinari viene adottata una combinazione di vasche di acciaio inox, tini di cemento, anfore e botti di rovere di più passaggi, il tutto dunque senza apporti invasivi del legno e, inoltre, escludendo il ricorso a operazioni di filtrazione.

La produzione della cantina corsa Clos Marfisi comprende vini bianchi e rossi dallo spirito indomito, dotati di una tipicità esemplare e di un orgoglioso carattere mediterraneo. In particolare colpisce l’espressività dei rossi a base Niellucciu, come il ‘Gritole’, prodotto a partire da uve provenienti dall’omonima sottozona.