Regione | Trentino (Italia) |
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Anno fondazione | 1885 |
Ettari vitati | 55 |
Produzione annuale | 500.000 bt |
Indirizzo | Località Masetto, 2 - 38010, San Michele all'Adige (TN) |
Enologo | Vito Piffer |
Endrizzi è una delle realtà vitivinicole dalla personalità più forte e storicamente affermata di tutto il Trentino. Fondata nel 1885 dai fratelli Francesco e Angelo Endrici, porta sulle spalle ben 130 anni di storia lungimirante e avvincente. Oggi alla guida troviamo Paolo e Christine Endrici, supportati dallo spirito giovane e brioso dei figli Daniele e Lisa Maria, la quinta generazione impegnata in azienda dai suoi albori. La nuova cantina, all’avanguardia e in linea con le tecnologie più moderne, affianca le mura storiche della vecchia struttura, a testimonianza della vicinanza - anche architettonica - della generazione presente con quella passata.
I vigneti della cantina Endrizzi sono tutti siti a San Michele all’Adige, distribuiti su 17 ettari di proprietà e 38 dei conferitori, seguiti direttamente dalla cantina che adotta pratiche agronomiche volte al rispetto e alla salvaguardia dei suoli. In vigna si pratica l’inerbimento, la lotta ai parassiti è ottimizzata grazie alla presenza di casette per gli uccelli tra i filari e non si ricorre a trattamenti chimici di sintesi. Le uve di proprietà sono dislocate in tre principali zone, tutte differenti per morfologia del terreno, altitudine e varietà allevate: Pian di Castello da cui provengono le basi spumante del Trento Doc, Kinderleit un vigneto scosceso allevato a guyot e Masetto dove dimora la pergola trentina e dove vengono coltivate le migliori uve che andranno a comporre i vini dell’omonima linea, top di gamma.
Endrizzi è una realtà che nel corso degli anni è riuscita a crescere, migliorandosi continuamente al ritmo incessante dell’innovazione tecnologica in cantina, senza però mai dimenticarsi della lunga e storica tradizione alle spalle. I tratti inconfondibili dei vini di Endrizzi sono la pulizia didattica e l’eleganza organolettica, l’esplosione aromatica sempre ben calibrata e la tipicità territoriale, tonalità tutte ben riconoscibili e amalgamate in ogni etichetta. Intrigante è poi la storia del cosiddetto “giardino dei profumi”, una sorta di vigneto didattico-sperimentale che offre agli ospiti della cantina la possibilità di toccare con mano e vedere di persona le caratteristiche delle varietà coltivate e immaginarne l’evoluzione dei profumi nel calice.