Regione | Borgogna (Francia) |
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Anno fondazione | 1900 |
Ettari vitati | 8 |
Indirizzo | 3 Clos Saint-Jean, 21190 Chassagne-Montrachet, Francia |
Il Domaine Paul Pillot è una piccola tenuta a carattere familiare, che produce grandi vini dal volto tipicamente artigianale, in grado di mettere in luce le migliori caratteristiche di terroir leggendari della Côte d’Or. Il Domaine è stato fondato all’inizio del XX secolo e dal 2004 è gestito dal giovane Thierry, che rappresenta la terza generazione di una famiglia che da secoli coltiva vigne in Borgogna. La proprietà si trova nella zona sud della Côte de Beaune, nei pressi di Chassagne-Montrachet, che insieme a Puligny-Montrachet rappresenta la culla dei più grandi vini bianchi del mondo a base di Chardonnay. L’AOC Chassagne-Montrachet è stata creata nel 1937 è oggi il suo territorio comunale ospita ben 55 Climat classificati come Premier Cru e 3 eccezionali Gran Cru: Montrachet, Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard Montrachet.
La zona del prestigioso vigneto di Chassagne-Montrachet si trova a un‘altitudine compresa tra i 220 e i 320 metri sul livello del mare, con splendide esposizioni rivolte a est e sud-est. Il clima è fresco, sempre molto ventilato, e i terreni sono caratterizzati da suoli calcarei e di marne calcaree, con presenza di ciottoli, molto drenanti e particolarmente vocati per la coltivazione delle uve a bacca bianca. Nel corso delle generazioni, la superficie della proprietà si è ingrandita con la progressiva acquisizione di piccole parcelle di alto pregio. Oggi la tenuta si estende complessivamente su una superficie di 13 ettari, con vigne coltivate nei territori comunali di Meursault, Puligny-Montrachet, Chassagne-Montrachet e Saint-Aubin.
Thierry Pillon gestisce le vigne con grande cura, nel rispetto dell’ambiente naturale, consapevole della centralità e dell’importanza del lavoro quotidiano tra i filari per ottenere uve di eccellente livello qualitativo. La vendemmia avviene manualmente con una selezione dei grappoli in vigna e in cantina prima di procedere alle vinificazioni. Le fermentazioni si svolgono in modo naturale con il minimo intervento e cercando di assecondare il processo, lasciando esprimere le uve in modo diretto, spontaneo e senza nessun tipo di mediazione enologica. La stessa cura viene riservata agli affinamenti. Si utilizzano solo barrique di rovere francese, con una calibrata percentuale di legno nuovo, in modo da evitare la presenza di note boisé troppo accentuate.