Tenuta di Caseo - Tommasi

Localizzata in località Canevino, nella zona dell’Oltrepò Pavese, la realtà produttiva Tenuta di Caseo – Tommasi si impegna nella valorizzazione del Pinot Nero in versione spumante. Proprietari della cantina sono i Tommasi, una delle più importanti famiglie italiane del vino, che possono vantare proprietà in Veneto, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Sicilia e, appunto, Lombardia. La tenuta, risalente addirittura al XIII secolo, comprende boschi e vigneti che cesellano l’Alta Valle Versa, territorio situato nel versante nord-orientale dell’Oltrepò. L’acquisto della tenuta da parte della famiglia Tommasi risale invece al 2014 ed è conseguenza di un ambizioso progetto nato dalla passione della famiglia per i grandi spumanti.

Gli ettari complessivi su cui si articola la realtà Tenuta di Caseo – Tommasi sono ben 120, di cui 90 riservati ai vigneti, dedicati alle varietà Chardonnay, Moscato e, soprattutto, Pinot Nero, vitigno-simbolo degli spumanti dell’Oltrepò Pavese. I filari crescono su terreni argillosi caratterizzati dalla presenza di calcare attivo, ad altitudini comprese tra i 410 e i 530 metri sul livello del mare. Per quanto riguarda le basi spumante, i grappoli vengono pressati in maniera molto delicata e le successive fermentazioni si svolgono in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Dopo qualche mese di riposo, il vino base viene quindi sottoposto all’operazione di tiraggio secondo due tecniche: il Metodo Charmat e il Metodo Classico. La prima prevede una seconda fermentazione in grandi autoclavi e dà origine a vini più freschi e immediati, mentre la seconda tecnica consiste in una lenta rifermentazione in bottiglia associata a lunghi affinamenti sui lieviti, da cui si ottengono spumanti di maggiore complessità. Infine, il Pinot Nero in versione ferma viene vinificato in botti di rovere, in pieno stile borgognone.

L’ampia produzione della realtà Tenuta di Caseo – Tommasi include spumanti e vini fermi dotati di equilibrio e precisione stilistica. Concentrandoci sui Metodo Classico, fiore all’occhiello della cantina, questi vengono dosati piuttosto bassi allo scopo di dar risalto al carattere del vitigno e del territorio.