Regione | Liguria (Italia) |
---|---|
Anno fondazione | 2004 |
Ettari vitati | 5 |
Produzione annuale | 10.000 bt |
Indirizzo | Via Selva Dolce, 14 - 18012 Bordighera (IM) |
Enologo | Aris Blancardi |
La Tenuta Selvadolce è un concentrato di liguritudine pura e genuina, portata avanti con cura e amore dall’animo progressista e ambientalista di Aris. Il termine Selvadolce oltre a rappresentare il nome della cantina, rispecchia a tutti gli effetti le caratteristiche naturali del paesaggio in cui essa sorge, caratterizzata da bouganville multicolore, muretti a secco di borgognona memoria e ulivi secolari. Un “nomen omen”, che lega profondamente il destino di questa cantina al terroir ligure in cui essa sorge.
Con una laurea in veterinaria e un passato da astemio, Aris Bancardi si ritrova nelle mani l’azienda di famiglia che, con piglio anarchico e avanguardista, prende in mano illuminandola di una luce nuova e splendidamente naturale. “Tornai a casa con un’unica certezza, quella che Selvadolce sarebbe diventata un’azienda agricola biodinamica!”. Queste le parole determinate e sicure di Aris una volta terminati i suoi corsi di viticoltura e orticoltura, durante i quali entrò a stretto contatto con personalità del calibro di Nicolas Joly, padre indiscusso della viticoltura biodinamica in Francia. L’incontro con questo saper-fare tanto filosofico quanto pragmatico, l’ha portato a vivere in maniera nuova e più rispettosa il suo legame con la terra, con l’uva e col vino…che prima nemmeno beveva! In vigna si adottano pratiche il meno invasive possibile e per ricreare quella fertilità originaria e quasi perduta, si ricorre ai classici preparati 500 e 501: supereroi del presente agronomico distrutto da decenni di uso sconsiderato di prodotti sistemici.
La Tenuta Selvadolce, è localizzata nell’estremo Ponente ligure, a un passo dai cugini francesi, nelle alture incantevoli e suggestive che circondano la città di Bordighera. Dove il caldo afoso e soffocante della riviera ligure, lascia spazio alle leggere e benefiche brezze marine, che accompagnano, cullandone i grappoli, l’intera maturazione dell’uva. Là dove le vigne si affacciano sul mare, respirando i venti freschi e il profumo dei fiori, soltanto un’agricoltura responsabile e rigorosamente sostenibile può accostarsi in maniera perfetta a idillio paesaggistico come questo. Da qui il sogno di Aris di dar origine a espressioni genuine e schiette di quel lembo incontaminato di Liguria pura e semplice.
"Fino a che non ritengo siano pronti, non metto in commercio i miei vini. È un gesto di rispetto verso la terra che coltivo e verso chi ne deve godere il frutto"
Aris Blancardi