Quando si parla di vini rossi della Puglia, la mente corre subito al Primitivo e al Negramaro, sicuramente i più diffusi e conosciuti. Tuttavia esistono altri vitigni autoctoni molto interessanti, come il Susumaniello, una varietà a bacca rossa coltivata soprattutto nelle splendide terre del Salento. Il suo nome deriva da una sua caratteristica tipica: nel corso dei primi anni di vita è una pianta molto produttiva, che pare carica di grappoli come un somarello. Con il passare del tempo, tende a produrre sempre meno, fino ad arrivare a un chilogrammo scarso per pianta. In passato era utilizzato come vino da taglio per la sua generosità e il colore intenso, ma è stato poi abbandonato in favore di uve più produttive. Negli ultimi anni, grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni della nostra penisola, alcuni produttori salentini hanno ripreso la coltivazione del Susumaniello vinificandolo in purezza con risultati eccellenti.
Quando si parla di vini rossi della Puglia, la mente corre subito al Primitivo e al Negramaro, sicuramente i più diffusi e conosciuti. Tuttavia esistono altri vitigni autoctoni molto interessanti, come il Susumaniello, una varietà a bacca rossa coltivata soprattutto nelle splendide terre del Salento. Il suo nome deriva da una sua caratteristica tipica: nel corso dei primi anni di vita è una pianta molto produttiva, che pare carica di grappoli come un somarello. Con il passare del tempo, tende a produrre sempre meno, fino ad arrivare a un chilogrammo scarso per pianta. In passato era utilizzato come vino da taglio per la sua generosità e il colore intenso, ma è stato poi abbandonato in favore di uve più produttive. Negli ultimi anni, grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni della nostra penisola, alcuni produttori salentini hanno ripreso la coltivazione del Susumaniello vinificandolo in purezza con risultati eccellenti.
La Puglia può vantare origini antichissime nel campo della domesticazione e coltivazione della vite, che affondano le radici nella prima colonizzazione greca delle regioni del sud. In ricordo della matrice ellenica, ancora oggi molte vigne sono coltivate utilizzando il sistema dell’alberello greco, particolarmente adatto ai climi caldi e siccitosi, per la sua capacità di trattenere e trasferire a terra l’umidità mattutina. Il vino susumaniello nasce dall’omonimo vitigno, storicamente presente soprattutto nei territori delle province salentine di Brindisi e di Lecce. Le sue origini non sono certe, ma molto probabilmente sono da rintracciare nella sponda dalmata del Mar Adriatico. Da sempre culla di grandi vitigni a bacca rossa, il Salento offre le migliori condizioni anche per la coltivazione di questa uva. Il suo terroir d’elezione è proprio in prossimità del mare, nel primo entroterra della costa. Il clima soleggiato e caldo, dal volto tipicamente mediterraneo, è rinfrescato dai venti di levante e dalle dolci brezze del mare, che circonda la stretta penisola salentina. I terreni sono molto vocati, con suoli costituiti da limo e sabbie, che poggiano su profondi substrati di calcare. Nel corso degli anni ’90, il rinnovamento degli impianti pugliesi ha rischiato di farlo sparire per sempre perchè veniva estirpato per fare spazio a vitigni commercialmente più redditizi. È proprio in questo periodo che alcuni appassionati e tenaci produttori hanno creduto nelle potenzialità di quest’uva. Dopo una decina d’anni, le vigne sono pronte per produrre pochi grappoli di notevole qualità, con profumi intensi ed eleganti e un ricco corredo aromatico.
Come abbiamo accennato, è un vitigno molto generoso in gioventù e di scarsa produttività dopo i primi dieci anni. I suoi grappoli sono piuttosto grandi e ricchi, con piccoli acini di forma tondeggiante dal colore nero bluastro. Si tratta di una varietà vigorosa e resistente, che sopporta bene il clima caldo e secco e gli attacchi patogeni più comuni della vite. È un vitigno da coltivare con pazienza, sapendo che, proprio quando le sue rese calano drasticamente, è in grado di produrre uve interessanti e aromaticamente concentrate. È una varietà molto ricca di antociani e polifenoli, che produce vini dal colore denso e scuro. All’olfatto esprime profumi di mora, prugna rossa, piccoli frutti di bosco, delicate sfumature floreali, di erbe aromatiche della macchia mediterranea e spezie. Il sorso è di buona struttura, denso e appagante, equilibrato da una tessitura tannica fitta e una ricca freschezza.
Tra i produttori di punta merita un posto di assoluto rilievo la Cantina Tenute Rubino per il suo impegno nel recupero e nella valorizzazione del Susumaniello. Ha esplorato tutte le possibilità interpretative che può offrire il vitigno e oggi propone una gamma di etichette di ottima qualità, che si distinguono per personalità e carattere.
Il Susumaniello è una varietà d’uva che si presta a numerose interpretazioni. La versione spumantizzata con Metodo Classico è ideale da degustare con antipasti o menù di mare dai sapori delicati. La versione Rosé, fresca e sapida, si sposa molto bene con dei crostacei, con una pasta agli scampi, con un risotto ai gamberi o con un guazzetto di mare. Il rosso giovane, affinato in acciaio o cemento, è perfetto in abbinamento a primi piatti saporiti con sughi di carne o di cacciagione. La versione vinificata in rosso, affinata in legno è, invece, adatta da portare in tavola per accompagnare una grigliata mista o degli spiedini alla brace. Acquista le migliori etichette di Susumaniello del Salento sullo store di Callmewine. Scopri il fascino di questo interessante vino pugliese, caratterizzato da aromi intensi e ricchi, da un frutto maturo. Callmewine ha selezionato le migliori bottiglie di Susumaniello a un prezzo veramente speciale.