Regione | Puglia (Italia) |
---|---|
Anno fondazione | 1665 |
Ettari vitati | 300 |
Produzione annuale | 2.500.000 bt |
Indirizzo | via Senatore de Castris, 26 - 73015 Salice Salentino (LE) |
Enologo | Marco Mascellani, Riccardo Cotarella |
La cantina Leone De Castris è tutta l’autorevolezza della Puglia. La piccola comunità rurale di Salice Salentino da oltre tre secoli ospita orgogliosamente questa realtà ormai ampliamente affermata sul mercato nazionale ed internazionale. I suoi natali risalgono al lontano 1665 quando un nobile spagnolo, innamoratosi di questi fertili terreni e del loro morbido profilo ondulato, decide di iniziare in loco una piccola attività di lavorazione e trasformazione del prodotto. Appassionatosi ulteriormente ai frutti di questa terra e dopo aver accumulato un’ingente quantità di denaro dalle vendite dei possedimenti rimasti in Spagna, compie una serie di investimenti rivolti all’acquisto di diverse migliaia di ettari di terre salentine, impiantando nuovi vitigni ed affiancandovi una fervente produzione di olive e grano. I primi passi verso i paesi esteri si hanno verso inizio ‘800, quando il vino greggio viene rivenduto agli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
La grandezza della cantina Leone De Castris si è raggiunta a partire dalla svolta del 1925, quando viene prodotta la prima bottiglia da Piero e Lisetta De Castris. La scelta di mantenere uno spirito cosmopolita si dimostra vincente e porta la cantina a coltivare vitigni autoctoni accanto a numerosi di respiro internazionale. Così accanto agli indigeni Negramaro e Primitivo, troviamo uve Chardonnay, Sauvignon Blanc e Shiraz. I 350 ettari sono spartiti in superficie vitata e oliveti, seminativo e pascolo, per mantenere vive la tradizione agricola da cui ha tratto origine questa cantina, evitando così la massificazione produttiva e il prevalere della monocultura, pur mantenendo pulito il paesaggio.
Le bottiglie di Leone De Castris, proprio perché hanno saputo catalizzare nei secoli, è il caso di dirlo, l’attenzione internazionale, sono riusciti a veicolare nobilmente anche la vera voce autoctona di Puglia. Famoso è l’aneddoto grazie a cui fu creata la loro etichetta di punta: il rosato Five Roses. Pare che il generale americano Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti per le forze alleate durante il secondo conflitto mondiale, necessitasse di una grossa fornitura di vino rosato proprio dal feudo delle Cinque Rose, di proprietà di questa cantina, così chiamato perché ininterrottamente le generazioni di Leone De Castris si susseguivano ad un ritmo di 5 figli alla volta. Il generale, necessitando di un nome internazionale per promuovere questo rosèe, tradusse il nome del feudo in inglese, lanciandolo a tutti gli effetti sul mercato straniero. Il dualismo con cui la cantina Leone De Castris riesce a promuovere le proprie etichette sia in casa che al di fuori ne fa un grande esempio commerciale, che davanti a sé possiede numerosi anni di successi e conquiste.