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Consigliato da Callmewine

Manciaciumi

I vini Etnocentrici di Dario
RegioneSicilia (Italia)
Ettari vitati3
Produzione annuale8500
IndirizzoSP 17 N. 18 - 95018, Riposto (CT)

Dario Sciuto è il protagonista del progetto siculo Manciaciumi, nato nel 2022 con l’intento di recuperare vecchi vigneti dell’Etna, preservandoli e valorizzandoli nel segno dell’artigianalità. Originario di San Giovanni la Punta, comune del Catanese situato alle pendici dell’Etna, Dario ha deciso di intraprendere questa bellissima avventura con il supporto di due soci, Giovanni e Leonardo. Prima di ciò egli era orientato verso tutt’altro, con una laurea in economia in tasca e una successiva esperienza di qualche anno in Australia nel mondo della ristorazione. Qui Dario iniziò ad avvinarsi alla produzione birra, decidendo di iscriversi all’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo per approfondire la conoscenza del settore. Dopo aver lavorato presso Birra del Borgo con l’attuale socio Leonardo Di Vincenzo ed essere divenuto mastro birraio a Singapore, Dario rimase quindi bloccato a Catania per via del Covid. Nel disagio arrivò quindi l’opportunità: gestire una vecchia vigna sull’Etna con l’amico e socio Giovanni Nicita. Terminata la pandemia e sospesa la produzione amatoriale, Dario era comunque convinto che quella fosse la sua strada. Così, con il supporto dei ragazzi di Masseria La Cattiva egli continuò a vinificare, dando ufficialmente inizio al progetto Manciaciumi nel 2022. Il termine del dialetto siciliano “manciaciumi” si traduce come “prurito”, a indicare una persona che non riesce a stare tranquilla, come affetta da un incessante prurito, e che deve quindi investire le proprie energie in qualcosa, situazione che rispecchia la personalità di Dario.

Sotto il progetto Manciaciumi, seguendo i principi dell’agricoltura biologica, Dario lavora all’incirca 3 ettari e mezzo di vigne molto vecchie, radicate sui terreni vulcanici dell’Etna. I ceppi, rappresentati dai vitigni Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Alicante, Carricante e Minnella, sono impiantati in parte a piede franco ad altitudini che arrivano fino a 1.000 metri sul livello del mare. L’approccio enologico prevede l’esclusione di additivi e di manipolazioni invasive, con fermentazioni spontanee e l’utilizzo in vinificazione e invecchiamento di una vasta tipologia di materiali, come l’acciaio, la vetroresina, i legni vecchi, la terracotta e le damigiane di vetro.

I vini firmati Manciaciumi rispecchiano tanto il carattere eclettico e anticonformista di Dario quanto l’essenza vulcanica del territorio, rivelando un volto enoico nuovo dell’Etna.