Opi D'Aquì

Nella regione vinicola della Linguadoca, dove l’arte della viticoltura risale almeno al I secolo d.C., la cantina artigianale Opi d’Aquì realizza espressioni pure e personali che riflettono lo stile di Philippe Formentin, figura al timone del Domaine. Dopo aver lavorato 10 anni in una cantina della zona, Philippe trascorse un periodo come consulente-enologo per realtà produttive sparse in tutto il mondo, dalla California fino all’India, passando per Corsica e Russia. Nel 2011 acquistò una piccola tenuta nei pressi di Clermont l’Hérault, realizzando il sogno di produrre il proprio vino artigianale. Nacque così Opi d’Aqui. Il nome della cantina deriva dalla lingua Occitana e significa letteralmente “oppio da qui”, coniata da un amico di Philippe che visse in Tailandia e paragonò la presenza della Grenache in Linguadoca a quella dell’oppio in Tailandia.

I vigneti del Domaine Opi d’Aqui sono impiantati su terreni argilloso-calcarei e godono di esposizioni diverse. Qui, le varietà coltivate, vale a dire Grenache Noir, Grenache Gris, Grenache Blanc, Mourvèrdre, Syrah, Picpoul, Vermentino e Marsanne, sono gestite seguendo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica. La prassi di lavorazione prevede la raccolta manuale delle uve all’alba in piccole cassette e la loro successiva conservazione di 24 ore in celle frigorifere. Successivamente, la fermentazione alcolica si verifica in maniera spontanea grazie ai lieviti indigeni e le masse vengono invecchiate in diverse tipologie di vasi vinari, quali acciaio e botti di rovere, scelte in base alle rispettive caratteristiche intrinseche. Per i rossi, le macerazioni possono durare dalle 3 alle 4 settimane e lungo l’intero processo di vinificazione non vengono aggiunti solfiti e non sono eseguite chiarifiche o filtrazioni per tutti i vini.

La cantina Opi d’Aqui produce etichette differenti sia dal punto di vista della tipologia sia da quello stilistico. La linea di congiunzione risiede nelle avvolgenti percezioni mediterranee che le bottiglie di Philippe riescono a evocare, nonché per la sorprendente abilità di associare complessità espressiva e dinamicità gustativa.