La Corsica ha una storia vitivinicola che nel corso dei secoli è stata molto influenzata sia dall’Italia che dalla Francia, ma sono i Pieds-Noirs, i francesi rimpatriati dall’Algeria dopo che nel 1962 ottiene l’indipendenza dalla Francia, a ripiantare le vigne dopo l’epidemia di fillossera, e a restituire al vino l’importanza di un tempo, quando era una delle merci più importanti per l’economia corsa. Oggi in Corsica sono riconosciute nove AOC distribuite su tutto il territorio, dove vengono coltivate sia varietà internazionali, come Grenache, Cinsault e Syrah, che diverse varietà autoctone, che negli ultimi anni vengono sostituite sempre più spesso alle classiche varietà francesi piantate negli anni Sessanta. Un patrimonio vitivinicolo ricco di terroir unici e caratteristici, espressi e raccontati da viticoltori saggi e orgogliosi della terra, del vino e della storia corsa.
La Corsica ha una storia vitivinicola che nel corso dei secoli è stata molto influenzata sia dall’Italia che dalla Francia, ma sono i Pieds-Noirs, i francesi rimpatriati dall’Algeria dopo che nel 1962 ottiene l’indipendenza dalla Francia, a ripiantare le vigne dopo l’epidemia di fillossera, e a restituire al vino l’importanza di un tempo, quando era una delle merci più importanti per l’economia corsa. Oggi in Corsica sono riconosciute nove AOC distribuite su tutto il territorio, dove vengono coltivate sia varietà internazionali, come Grenache, Cinsault e Syrah, che diverse varietà autoctone, che negli ultimi anni vengono sostituite sempre più spesso alle classiche varietà francesi piantate negli anni Sessanta. Un patrimonio vitivinicolo ricco di terroir unici e caratteristici, espressi e raccontati da viticoltori saggi e orgogliosi della terra, del vino e della storia corsa.