Il Valpolicella Ripasso è una delle eccellenze del nostro patrimonio enologico, che anno dopo anno sta conquistando sempre più consensi tra gli appassionati. È particolarmente apprezzato, sia sul mercato italiano che internazionale per il suo carattere intenso, fruttato, morbido e aromaticamente ricco. È l’etichetta più giovane della zona, che s’inserisce perfettamente tra la scorrevole fragranza del Valpolicella Classico e la struttura complessa, avvolgente e profonda dell’Amarone. Le sue origini vanno ricercate in un’intuizione della cantina Masi, che nel 1964, propose al mercato l’etichetta Campofiorin, primo esperimento di rosso realizzato con una rifermentazione o “ripasso” sulle vinacce dell’Amarone. Grazie a questo procedimento, si arricchisce di aromi più complessi, acquista corpo e struttura, pur conservando la tipica freschezza fruttata. Il successo della nuova tipologia è cresciuto nel corso degli anni e nel 2010 è stato finalmente approvato dal disciplinare come DOC.
Il Valpolicella Ripasso è una delle eccellenze del nostro patrimonio enologico, che anno dopo anno sta conquistando sempre più consensi tra gli appassionati. È particolarmente apprezzato, sia sul mercato italiano che internazionale per il suo carattere intenso, fruttato, morbido e aromaticamente ricco. È l’etichetta più giovane della zona, che s’inserisce perfettamente tra la scorrevole fragranza del Valpolicella Classico e la struttura complessa, avvolgente e profonda dell’Amarone. Le sue origini vanno ricercate in un’intuizione della cantina Masi, che nel 1964, propose al mercato l’etichetta Campofiorin, primo esperimento di rosso realizzato con una rifermentazione o “ripasso” sulle vinacce dell’Amarone. Grazie a questo procedimento, si arricchisce di aromi più complessi, acquista corpo e struttura, pur conservando la tipica freschezza fruttata. Il successo della nuova tipologia è cresciuto nel corso degli anni e nel 2010 è stato finalmente approvato dal disciplinare come DOC.
Il Valpolicella Ripasso nasce nel territorio a nord della città di Verona. Si tratta di un’area da sempre molto vocata alla coltivazione della vite, che qui dimora da millenni. Già all’epoca degli antichi romani, la zona del veronese era famosa per i suoi grandi prodotti enoici e lo stesso nome Valpolicella, potrebbe derivare dell’espressione latina vallis polis cellae, ovvero valli dalle molte cantine. La denominazione comprende un’ampia fascia collinare, che dal lago di Garda si estende verso la provincia di Vicenza. La zona occidentale è costituita dall’area Classica, al centro troviamo la Valpantena, mentre il resto del territorio rientra nella zona orientale. Si tratta di una regione abbastanza grande, disegnata da profonde valli, che scendono dai primi rilievi pedemontani verso la pianura seguendo la direttrice nord-sud. Le splendide esposizioni collinari, prevalentemente esposte a mezzogiorno, godono di un clima particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. La presenza dell’ampio bacino del lago di Garda contribuisce a rendere dolci le temperature, con sfumature estive quasi mediterranee. La catena dei Monti Lessini offre una naturale protezione dai venti freddi e dalle perturbazioni che scendono da nord, riducendo la piovosità. I terreni che danno vita al Valpolicella Ripasso sono piuttosto eterogenei e variano abbastanza da zona a zona, ma sono prevalentemente costituiti da una matrice calcarea, derivante dal lento disfacimento di rocce dolomitiche, con presenza di antichi depositi morenici o alluvionali e da componenti vulcaniche, soprattutto nell’area più orientale, verso la zona di Soave. In generale, sono terreni molto drenanti, ricchi di scheletro e adatti alle esigenze della vite. Le vigne sono coltivate fino a un’altitudine di circa 500 metri, su pendii spesso piuttosto ripidi e sovente terrazzati con muretti a secco.
I vini valpolicella sono prodotti con le uve autoctone a bacca rossa del veronese. Come accade per tutti i grandi terroir, dalla Borgogna a Bordeaux, dalle Langhe a Montalcino, anche in questo territorio esiste un millenario legame tra luogo di produzione e vitigni. Un processo di profonda interazione e adattamento, che ha consentito di selezionare e coltivare le varietà più adatte al contesto pedoclimatico, in grado di esprimersi sui più alti livelli qualitativi. Ancora oggi, come accadeva nei secoli passati, si coltivano quasi esclusivamente la Corvina, il Corvinone e la Rondinella, oltre ad altre uve locali come la Molinara e l’Oseleta. La presenza di importanti vitigni autoctoni dal grande valore enologico, ha tenuto sempre al riparo il territorio dalla tentazione di piantare le famose varietà internazionali, che dalla fine dell’Ottocento hanno invaso il mondo: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Grenache e Syrah. Questa caratteristica, ha consentito di preservare un tratto di autenticità e di continuità storica, che rappresenta un vero valore e permette di produrre vini veneti dotati di una forte identità e riconoscibilità. Fedele alle più antiche consuetudini, il Valpolicella Ripasso è prodotto con Corvina Veronese e/o Covinone e Rondinella, a cui si può aggiungere una piccola percentuale di uve bacca rossa non aromatiche ammesse alla coltivazione per la provincia di Verona.
Questo rosso veneto nasce dall’antica tradizione dell’appassimento delle uve, da sempre praticata nell’area del veronese e da un particolare procedimento enologico, ispirato all’uso toscano del governo del Chianti, che consiste in una seconda fermentazione sulle vinacce esauste dell’Amarone o del Recioto. Una scelta ben precisa, che va incontro a un gusto dei consumatori che prediligono soprattutto la morbidezza e la ricchezza. Per ottenere questo risultato, le vigne sono gestite privilegiando le basse rese, in modo che producano pochi grappoli per pianta, con aromi intensi, concentrati e un buon grado zuccherino. Nasce così un rosso caratterizzato da una buona struttura, da tannini evoluti e vellutati e dal sorso soave, ricco e persistente. Da un punto di vista del profilo sensoriale, esprime profumi di ciliegia matura, mora, ribes nero, amarena, confettura di frutti di bosco, sfumature di violetta e cenni speziati di cannella, chiodi di garofano, vaniglia e pepe nero.
Per le sue particolari caratteristiche, è un rosso intenso e di buon corpo, che riesce a coniugare la fragranza e la freschezza del frutto con aromi più ricchi, morbidi ed evoluti, dovuti alla tecnica del ripasso. È un’etichetta perfetta da portare in tavola con arrosti di carni, rosse, carni alla brace, piccola selvaggina arrosto o in umido.
Alcuni grandi produttori di Valpolicella Ripasso sono:
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