Rosso di Montefalco

Dal cuore antico e collinare dell’Umbria sgorga il Montefalco Rosso, prodotto da uve Sangiovese e Sagrantino in un’area ristretta di 5 comuni di origine medievale della provincia di Perugia: Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria. Matura per almeno 18 mesi in cantina e guadagna la menzione di Riserva solo dopo 30 mesi, di cui almeno 12 in legno. Generalmente più morbido e succoso del Sagrantino, ha una personalità intensa, corposa e strutturata, in grado di accompagnare in maniera elegante e impeccabile primi piatti saporiti, selvaggina, arrosti, carne alla brace, funghi, tartufi e altre tradizionali pietanze di terra tipiche dell’Appennino centro-italiano.

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2 -@@-1-Gambero Rosso
92 -@@-9-James Suckling
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91 -@@-5-Veronelli
3 -@@-1-Gambero Rosso
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92 -@@-9-James Suckling
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88 -@@-5-Veronelli
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93 -@@-7-Robert Parker
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88 -@@-5-Veronelli
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90 -@@-11-Luca Maroni
4 -@@-3-Bibenda
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88 -@@-5-Veronelli
91 -@@-9-James Suckling
90 -@@-11-Luca Maroni
4 -@@-3-Bibenda
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3 -@@-1-Gambero Rosso
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94 -@@-7-Robert Parker
5 -@@-3-Bibenda
93 -@@-5-Veronelli
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90 -@@-7-Robert Parker
2 -@@-1-Gambero Rosso
92 -@@-9-James Suckling
87 -@@-5-Veronelli
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3 -@@-2-Vitae AIS
88 -@@-5-Veronelli
91 -@@-9-James Suckling
2 -@@-6-Slowine
12,90 
2 -@@-6-Slowine
4 -@@-3-Bibenda
4 -@@-2-Vitae AIS
91 -@@-9-James Suckling
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Dal cuore antico e collinare dell’Umbria sgorga il Montefalco Rosso, prodotto da uve Sangiovese e Sagrantino in un’area ristretta di 5 comuni di origine medievale della provincia di Perugia: Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria. Matura per almeno 18 mesi in cantina e guadagna la menzione di Riserva solo dopo 30 mesi, di cui almeno 12 in legno. Generalmente più morbido e succoso del Sagrantino, ha una personalità intensa, corposa e strutturata, in grado di accompagnare in maniera elegante e impeccabile primi piatti saporiti, selvaggina, arrosti, carne alla brace, funghi, tartufi e altre tradizionali pietanze di terra tipiche dell’Appennino centro-italiano.

Il territorio del Montefalco Rosso Doc

La ristretta zona di produzione del Rosso di Montefalco era popolata sin dall’antichità. Durante il periodo romano era scelto dai personaggi più rilevanti e abbienti della repubblica come sede di splendide ville patrizie, di cui sono rimaste sporadiche testimonianze. Durante il Medioevo vennero costruiti borghi, che ancora oggi si possono visitare e che, con le loro antiche chiese, offrono preziose testimonianze storiche e artistiche. Tra queste spiccano gli affreschi, passaggio obbligato per immergersi nelle suggestive atmosfere della pittura umbra e della spiritualità di queste zone.

Il nome del territorio, in origine chiamato Coccorone, viene attribuito a Federico II che lo frequentava per la caccia al falcone. La leggenda racconta di come, nell’inverno tra il 1249 e il 1250, i falchi dell’imperatore si posarono tutti nell’abitato di Coccorone, preferendolo alle campagne circostanti, e vennero riconsegnati al proprietario dagli abitanti. Da quel momento il borgo assunse il nome attuale.

Questo territorio prende il nome dell’omonimo comune, considerato tra i borghi più belli di Italia e definito nel 2007 dal Fai come “città ideale d’Italia", e comprende altri 4 comuni. Si tratta di un’area collinare posta tra 220 e 470 metri di altitudine, popolata da boschi, uliveti e vigneti che circondano i bellissimi e suggestivi borghi medievali. Il clima è continentale, con estati calde ma ventilate e inverni freddi mediamente piovosi, con sporadiche nevicate. Il terreno è sostanzialmente argilloso e sabbioso, con presenza di marne. Per preservare questo patrimonio pedoclimatico molto vocato alla produzione di vini umbri, è stato recentemente inaugurato il progetto “New Green Revolution” che ha come obiettivo quello di valorizzare le peculiarità territoriali e diffondere una nuova sensibilità attraverso percorsi di studio e formazioni specializzati per tecnici agricoli e operatori delle aziende.

Differenti espressioni dal cuore dell’Appennino

Il disciplinare di produzione, istituito nel 1979, circoscrive il territorio in base alle più antiche tradizioni. Il Rosso è composto da Sangiovese, Sagrantino e, per non oltre il 30%, da altre uve. Il Bianco invece, meno conosciuto ma altrettanto apprezzato, è composto in prevalenza da Grechetto, con possibile aggiunta di Trebbiano e altre uve bianche.

Oggi diversi produttori sono riusciti, grazie alle loro competenze, a fare conoscere al mondo le espressioni nate dalla lunghissima tradizione vitivinicola di quest’area. Conosciuti dalla critica internazionale e oggi presenti e richiesti nei ristoranti più esclusivi del pianeta i rossi qui prodotti si distinguono per struttura, intensità, calore e longevità. Tra le espressioni più conosciute spicca il Montefalco Rosso Caprai, dal gusto secco, fresco e particolarmente bilanciato. ma anche quelli di Perticaia e Milziade Antano, una vera istituzione. Straordinariamente apprezzato nel mondo da nicchie di intenditori è il vignaiolo Tabarrini, autore di autentiche perle territoriali, mentre Paolo Bea è divenuto l’icona di una produzione artigianale e molto tradizionale, seguito da piccoli produttori come Raina e Fongoli.

Il Rosso Montefalco è generalmente intenso, corposo e concentrato, ammorbidito da invecchiamenti in legno più o meno lunghi. Emana profumi ricchi e pieni: la frutta rossa matura si unisce a sfumature terrose, boschive, selvatiche e speziate. Il gusto è pieno, asciutto e strutturato, di buona persistenza. L’impronta energica, tannica e sostenuta del Sagrantino si fonde con il calore del Sangiovese, che in Umbria si esprime sempre con generosità e calore. Per queste sue qualità è in grado di evolvere positivamente in bottiglia per anni e, in alcuni casi, per decenni, raggiungendo una notevole longevità.

I migliori abbinamenti della tradizione locale

Dotati di una innata vocazione gastronomica, i vini Montefalco Rosso sono ottimi compagni della tavola imbandita. Nel corso dei secoli gli abitanti del luogo hanno sviluppato tradizioni gastronomiche uniche che vengono oggi valorizzate e riproposte nei ristoranti più eleganti di tutto il mondo.

La cucina di terra dell’Appennino centro-italiano è valorizzata da questa espressione enologica calda, profonda e intensa. Stiamo parlando non solo dei salumi della norcineria regionale a base di suino umbro ma anche di pietanze come carni di manzo, funghi e tartufo nero. Si tratta di esperienze gastronomiche adatte a chi ama i sapori forti e molto tipici, spesso conditi con preparazioni a base di pepe, sale e aglio. Porchette, salsicce, cacciagione, carni allo spiedo e primi piatti al tartufo sono gli autentici protagonisti. Da non dimenticare anche i formaggi stagionati e saporiti come i pecorini, le caciotte e la ricotta salata.

Per tutti gli amanti della buona cucina e dei sapori intensi offerti dalla tradizione dell’Umbria, il nostro sommelier ha selezionato le migliori bottiglie della tipologia. Acquista subito in vendita online il Montefalco Rosso al miglior prezzo su Callmewine, grazie alle numerose numerose offerte e scopri caratteristiche, storia e abbinamenti di queste bottiglie dalle radici storiche.