I vini fatti con lieviti indigeni sono realizzati con fermentazione spontanea attivata dagli organismi presenti naturalmente sulla buccia degli acini, sinonimo di tipicità territoriale e totale artigianalità . L’enologia tradizionale si è sempre preoccupata di evitare che fermentazioni non volute potessero attivarsi per errore e si è dunque affidata all’inoculo di lievito selezionato, garanzia di rischio zero, soprattutto con grandi quantità di uva. I piccoli produttori artigianali hanno a cuore che ogni fase della vinificazione avvenga secondo natura e lasciano che l’uva si trasformi in mosto in totale libertà, grazie all’aria, al clima e proprio ai lieviti indigeni. Il loro utilizzo è possibile anche sotto forma di pied de cuve: una pre-fermentazione realizzata spontaneamente a partire da grappoli selezionati in vigna 10 giorni prima della vendemmia.
I vini fatti con lieviti indigeni sono realizzati con fermentazione spontanea attivata dagli organismi presenti naturalmente sulla buccia degli acini, sinonimo di tipicità territoriale e totale artigianalità . L’enologia tradizionale si è sempre preoccupata di evitare che fermentazioni non volute potessero attivarsi per errore e si è dunque affidata all’inoculo di lievito selezionato, garanzia di rischio zero, soprattutto con grandi quantità di uva. I piccoli produttori artigianali hanno a cuore che ogni fase della vinificazione avvenga secondo natura e lasciano che l’uva si trasformi in mosto in totale libertà, grazie all’aria, al clima e proprio ai lieviti indigeni. Il loro utilizzo è possibile anche sotto forma di pied de cuve: una pre-fermentazione realizzata spontaneamente a partire da grappoli selezionati in vigna 10 giorni prima della vendemmia.