Il Riesling "Rot-Murlé" di Pierre Frick è un ritratto emozionante di Alsazia, vinificato con lieviti indigeni e affinato in antiche botti di quercia per 6 mesi. Invoglia all'esplorazione esibendo un naso in cui si combinano note di idrocarburi, pietra focaia, agrumi, mandorla e mela verde croccante. Vivo e in continua evoluzione, all'assaggio svela la sua natura camaleontica, prima pervade una intensa freschezza citrica che con il tempo si ammorbisce e svela tutte le sue sfumature.
Il Riesling "Rot-Murlé" di Pierre Frick è un emblematico bianco alsaziano dotato di purezza adamantina. Quasi riduttivo parlare di Riesling base quando ci si approccia a questo liquido, così complesso e sfaccettato. Non per nulla Pierre Frick è uno dei maestri del vino francese, nonchè pioniere della conversione totale delle vigne alla biodinamica. Se oggi, anche grazie alla diffusione di informazioni e fiere vinicole, è più frequente imbattersi in produttori che scelgono di seguire la filosofia Steineriana, nel 1981 quest'atto era quasi considerato visionario o azzardato. A distanza di decenni, non solo la scelta di Pierre si è rivelata vincente, ma i liquidi imbottigliati sono tra i più emozionanti e complessi della regione. Unico Pierre!
Il "Rot-Murlé" Riesling Frick è ottenuto da uve in purezza dell'omonimo vitigno provenienti dal vigneto Krottenfues, con viti di 13 anni allevate con sistema a guyot. La bassissima resa, di soli 45 hl/ha, privilegia l'aspetto qualitativo del frutto così come la raccolta manuale a perfetta maturazione. In vigna, come già accennato, si seguono i precetti della biodinamica, mentre in cantina la fermentazione alcolica avviene spontaneamente. Il liquido affina per sei mesi in antiche botte di quercia prima della messa in bottiglia.
Il vino Riesling Pierre Frick si palesa nel calice con la tipica veste paglierina scarica. Il naso è il perfetto compendio tra varietale e sua zona di provenienza, e si schiude in un mix di pietra focaia, mela verde, scorza d'agrume e refoli salini: inebriante! Sorso teso e vibrante, dotato di una vitalità quasi commovente. Sale e freschezza scandiscono i tempi dell'assaggio, per quello che, a dispetto di un estratto importante, risulta essere un vino slanciato e longilineo. Bottiglia imprescindibile, capace di ridefinire canoni gustativi. Punto di riferimento.
Giallo paglierino scarico
Sensazioni variegate ed eleganti di idrocarburi, mela verde, agrumi e tocchi minerali
Vibrante e fine, di sferzante mineralità e avvolgente freschezza