"Le Oche" è un vino bianco di medio corpo, fresco ed espressivo, con piacevoli sentori di frutta fresca e fiori bianchi. Morbido, equilibrato e scorrevole, presenta una vivace ed elegante ricchezza aromatica. Un vino affinato 12 mesi in cemento dall'entusiasmante rapporto qualità/prezzo.
include_for_dsa_campaign_promo
Non disponibile
“Le Oche” di Fattoria San Lorenzo è un vino bianco a base di Verdicchio di grandissima finezza ed aderenza territoriale, una fusione chirurgica di materia generosa e allungo salino. Potremmo definire senza timore di smentite Natalino Crognaletti, una delle due facce più rappresentative del Verdicchio italiano, dato che come Corrado Dottori (altra figura emblematica) ha saputo cogliere l'essenza di un territorio dall'immensa vocazione, e di riuscire nel non banale intento di farlo suo senza prevaricarlo. Le vigne di Natalino sorgono a Montecarotto, in piena zona Castelli di Jesi, e vengono coltivate con pochi gesti di grande semplicità, dimenticando l'uso di qualsiasi sostanza chimica e intervenendo solo quando strettamente necessario. Verdicchio in primis, Montepulciano e un po' di Sangiovese, trovano dunque qui un contesto perfetto per esprimersi, dando vita a liquidi di grande definizione stilistica e godibilità, accomunati su tutta la linea da un rapporto qualità prezzo difficilmente eguagliabile.
“Le Oche” è realizzato a partire da uve in purezza di Verdicchio, proveniente dalla vigna "Le Oche", che poggia su terreno sabbioso e argilloso a 380 metri di altitudine. In vigna, come già accennato, l'interventismo è minimo e si integra l'agricoltura biologica ad alcuni precetti della biodinamica, pertanto la chimica è totalmente esclusa. In cantina si procede con fermentazione alcolica spontanea e macerazione di 20 giorni, con affinamento di 12 mesi in cemento sui lieviti, seguiti da 4 mesi in bottiglia.
Il vino “Le Oche” si presenta nel calice con veste paglierina luminosa, che vira verso il dorato. Naso identitario e di buona complessità, che squaderna sentori di mandorla, pera, sambuco e acacia, restituendo un quadro generoso ed estremamente invitante. Il sorso non è da meno, tant'è che all'assaggio il vino si dimostra solare e generoso, giocato su tattilità morbide e bella spinta sapida. Ben più che didattico.
Giallo paglierino brillante
Piacevoli sentori fruttati e floreali con note di acacia, pera, mandorle sbucciate, fiori di sambuco e tiglio
Fresco e morbido, equilibrato e persistente